Sicurgarda offre il servizio di Fit Test su DPI per la protezione delle vie aeree (PAVR) come mascherine FFP e maschere a filtro.
L'obbligo di effettuare il Fit Test per chi utilizza mascherine, nasce dalle recenti modifiche normative (L 215/2021) apportate all’art. 79 del TUSL sui criteri per l’individuazione e l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) con particolare riferimento ai dispositivi di protezione delle vie respiratorie (APVR).
Tutti i lavoratori che utilizzano mascherine, devono effettuare il Fit Test. Prenota questo servizio presso il nostro studio.
FIT TEST
Eseguire il fit test per i DPI a protezione delle vie respiratorie, oltre che obbligatorio, è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano in ambienti a rischio chimico o in presenza di gas tossici. Non è sufficiente indossare una maschera per essere protetti. Serve una prova di tenuta, misurata in modo preciso. Un APVR mal posizionato sul viso non offre l'adeguata protezione e permette alle sostanze nocive di insinuarsi. Scopri come realizzare il fit test e quali strumenti utilizzare per la massima sicurezza.
COS'E' IL FIT TEST?
Il fit test è una procedura che permette di verificare l'efficacia dei DPI usati per la protezione delle vie respiratorie (APVR). Negli ambienti di lavoro soggetti a rischio chimico, in presenza di sostanze pericolose o tossiche e in atmosfere con ossigeno insufficiente, i lavoratori vanno tutelati, fornendo maschere facciali idonee e correttamente indossate. Per essere realmente efficaci le maschere protettive devono aderire perfettamente al volto di chi le indossa. Al momento il fit test è l’unico strumento scientificamente valido per dimostrare se il dispositivo di protezione individuale fornito dal datore di lavoro ha una tenuta corretta sul viso del lavoratore. Permette inoltre di verificare l'addestramento del personale al corretto uso di questi DPI. L'insufficiente adattamento al volto dell'operatore e gli errori nell'indossare le maschere facciali sono tra le principali cause della riduzione dell'efficacia della protezione. Secondo alcuni studi ben nel 50% dei casi gli apparecchi per la protezione delle vie respiratorie non raggiungono il livello di protezione atteso perché non aderiscono correttamente al viso.
RIFERIMENTI NORMATIVI DEL FIT TEST
Come sopra anticipato la Legge 215/2021 ha modificato l’art. 79 del D.Lgs. 81/08 introducendo il comma 2-bis che precisa: “Fino alla adozione del decreto di cui al comma 2 restano ferme le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale in data 2 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 del 1 giugno 2001, aggiornato con le edizioni delle norme UNI più recenti”.
In sostanza il nuovo comma 2-bis introduce l’obbligo per il datore di lavoro, per quanto riguarda scelta, uso e manutenzione dei DPI, di fare riferimento anche a quanto previsto dalle norme tecniche UNI più recenti.
A tal proposito, infatti, ricordiamo che le norme tecniche costituiscono il miglior livello di conoscenze disponibili in merito a un determinato tema e il datore di lavoro ha il dovere di ricorrere al miglior livello di conoscenze disponibili.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR): LA NORMA UNI 11719:2018
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (APVR), nel 2018 è stata pubblicata la norma UNI 11719 che approfondisce, dettaglia e schematizza i processi inerenti la scelta, l’uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (APVR) adottando criteri aggiornati e in linea con le evoluzioni tecniche e gestionali più recenti.
La norma UNI 11719:2018, tra le altre cose, prevede che, una volta scelto il dispositivo APVR, vada effettuata una prova di adattabilità del facciale a tenuta sullo specifico operatore (fit test).
Questo punto rappresenta la novità e introduce il controllo della tenuta dell’APVR sul viso del singolo lavoratore.
PERCHÈ VA EFFETTUATO IL FIT TEST SUI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR)?
Ci sono diversi fattori che possono compromettere la tenuta dell’APVR sul viso del singolo lavoratore, ed è ben noto come la non perfetta aderenza di un APVR al viso di chi lo indossa possa comprometterne notevolmente la protezione, consentendo il passaggio dei contaminanti presenti nell’aria ambiente.
Il fit test è, quindi, una procedura che consente di verificare la tenuta del dispositivo APVR sul viso del singolo lavoratore considerando tutte le possibili variabili individuali (forma e dimensione del viso, presenza di barba o baffi, piercing, occhiali, cicatrici, modo di indossare e tenere il dispositivo, etc).
È importante fare il fit test ai DPI perché se l'aderenza della maschera non è perfetta, la protezione non è ottimale. I contaminanti presenti nell’aria possono passare e andare ad intossicare il lavoratore. Sono molti i fattori che possono compromettere la tenuta dell'APVR:
Se l'aderenza della maschera non è perfetta, la protezione non è ottimale e i contaminanti presenti nell’ambiente possono passare, andando ad intossicare il lavoratore.
COME VA SVOLTO IL FIT TEST SUI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (APVR)?
Il fit test che faremo fare ai nostri clienti è di tipo qualitativo, come previsto dalla norma UNI 11719:2018. Si dovrà prendere appuntamento per venire a fare il test presso il nostro studio. Su richiesta può anche essere svolto il test direttamente sul luogo di lavoro, pagando un costo aggiuntivo.
Il lavoratore/lavoratrice dovrà presentarsi con:
- Mascherina FFP che normalmente viene usata sul lavoro (nuova)
- Se uomo: barba e baffi tagliati o comunque tenuti come normalmente si hanno durante il lavoro
- Se donna: con i capelli tenuti come normalmente si tengono durante il lavoro
Una volta effettuato il fit test, verrà elaborato un rapporto di prova che dovrà identificare il nominativo del lavoratore e il tipo di APVR testato (fabbricante, modello e misura, condizioni), le specifiche tecniche della prova eseguita e il risultato del test.
Nel caso in cui il test dovesse risultare negativo, si consiglierà un dpi diverso o di intervenire sul lavoratore (ad esempio su barba e baffi) per permettere una migliore aderenza del dispositivo e si dovrà ripetere il test in un secondo momento.
OGNI QUANTO SI DEVE RIPETERE IL TEST?
Il test si deve ripetere quando cambiano i DPI utilizzati (quando si cambia marca e modello di mascherina), quando cambia il look di barba e baffi che il lavoratore vuole tenere ed a seguito di cambiamenti del volto del lavoratore che possano modificare l'aderenza, come variazioni di peso o interventi odontoiatrici.
Eroghiamo il servizio di fit test direttamente presso il nostro studio di Via Commissario Luigi Calabresi 260 a Desenzano del Garda (BS), previo appuntamento
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