Sicurgarda attraverso la collaborazione con laboratori accreditati offre il servizio di campionamento e analisi dell'acqua ai sensi del D.Lgs 18/2023
Il 23 febbraio 2023 è stato pubblicato il D.Lgs n.18 che recepisce, a livello nazionale, la direttiva (UE) 2020/2184 e apporta ulteriori elementi innovativi.
La normativa è entrata ufficialmente in vigore dal 21 marzo 2023 e prevede diverse novità rispetto al provvedimento precedente (D.Lgs 31/2001)
Qua sotto riportiamo i parametri presenti nell'allegato 1 della legge che vanno ricercati dai gestori della rete idrica esterna e interna, a seguito della valutazione del rischio.
PARTE A
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Enterococchi intestinali | 0 Numero/100ml | Gli Enterococchi intestinali vengono usati per valutare nelle acque grezze la possibile presenza di patogeni fecali (che sopravvivono più a lungo di E. coli). Nell’acqua potabile la presenza degli Enterococchi intestinali viene utilizzata come indicatore aggiuntivo dell’efficacia del trattamento. Inoltre, essendo resistenti all’essiccamento, vengono anche usati per valutare la qualità dell’acqua a seguito di riparazioni o sostituzioni delle condutture. |
Escherichia coli (E. Coli) | 0 Numero/100ml | Escherichia coli è il microrganismo che, tra tutti i coliformi, meglio si presta ad essere utilizzato come indicatore specifico d’inquinamento fecale, in quanto presente in grande quantità nelle feci di uomini e animali a sangue caldo e incapace di moltiplicarsi negli ambienti acquatici. |
PARTE B
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Acrilammide | 0,10 µg/l | Usata per il trattamento dell’acqua, può contaminare le acque sotterranee. |
Antimonio | 10 µg/l | Utilizzato nelle saldature, rilascia piombo nell’acqua potabile. |
Arsenico | 10 µg/l | Componente naturale della superficie terrestre, contamina le acque sotterranee. |
Benzene | 1,0 µg/l | Migra da materiale metallico, può contaminare le fonti d’acqua attraverso gli scarichi industriali e l’inquinamento atmosferico. |
Benzo(a)pirene | 0,010 µg/l | La contaminazione deriva dal rivestimento dei tubi di distribuzione dell'acqua potabile |
Bisfenolo A | 2,5 µg/l | Usato come componente di resine per rivestire l’interno di tubi dell’acqua potabile. Nel tempo può migrare nell’acqua potabile. |
Boro | 1,5 mg/l | Nelle acque sotterranee si può trovare naturalmente, proveniente da rocce. Nelle acque superficiali può derivare dall’infiltrazione di fertilizzanti. |
Bromato | 10 µg/l | Generalmente i bromati non si trovano nell’acqua; se presenti derivano da un inquinamento industriale |
Cadmio | 5,0 µg/l | L’acqua può risultare contaminata quando il cadmio è presente sotto forma di impurezza nello zinco di condutture galvanizzate o nelle saldature di cadmio degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento dell’acqua e ai rubinetti |
Clorato | 0,25 mg/l | Sottoprodotto della disinfezione dell’acqua. |
Clorito | 0,25 mg/l | Sottoprodotto della disinfezione dell’acqua. |
Cromo | 25 µg/l | È presente nell’acqua potabile sia come conseguenza di processi naturali che di attività umane, poiché utilizzato come rivestimento metallico. |
Rame | 2,0 mg/l | La principale fonte di contaminazione è la corrosione delle tubature rivestite di rame. |
Cianuro | 50 µg/l | Si trova occasionalmente nell’acqua potabile, come contaminazione da sversamento industriale in acque superficiali destinate alla potabilizzazione. |
1,2-dicloroetano | 3,0 µg/l | Viene ritrovato nelle acque da destinare al consumo umano, se contaminate dagli scarichi industriali. Può ritrovarsi anche nelle acque sotterranee, dove persiste per lungo tempo. |
Epicloridrina | 0,10 µg/l | Può contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile attraverso le tubature rivestite di resine epossidiche. |
Fluoruro | 1,5 mg/l | I composti del fluoro sono utilizzati anche nella produzione di alluminio. Il fluoruro nell’acqua è presente sempre sotto forma di ioni, sia che provenga da sorgenti naturali che da una fluorazione artificiale. |
Acidi aloacetici (HAAs) | 60 µg/l | Indica la somma di più sostanze utilizzate per la disinfezione dell’acqua destinata al consumo umano. |
Piombo | 5,0 µg/l | Composti del piombo sono usati in rubinetteria e nelle saldature nei sistemi di distribuzione idrici. La contaminazione può avvenire dove sono presenti condutture in piombo e correlate a stagnazioni delle acque ed a condizioni chimico-fisiche tendenti a favorire la dissoluzione dell’elemento nel mezzo acquoso |
Mercurio | 1,0 µg/l | Ha elevata solubilità in acqua e la capacità di bioaccumulo. |
Microcistina-LR | 1,0 µg/l | E’ presente nella composizione geologica del terreno sottostante gli acquiferi che possono essere trasferiti alle acque per fenomeni naturali di rilascio. |
Nichel | 20 µg/l | Contaminante che si può trovare in acque inquinate da fonti naturali o industriali, oppure a seguito del rilascio dai rubinetti e dalle strutture cromate. |
Nitrato | 50 mg/l | Può raggiungere sia le acque superficiali che quelle profonde attraverso le acque reflue provenienti da attività agricole (ad es. utilizzo di fertilizzanti), acque di dilavamento di discariche di rifiuti, con reflui di origine umana o animale ed industriale. |
Nitrito | 50 mg/l | Si può formare chimicamente nelle tubazioni idriche in acciaio zincato ad opera dei batteri del genere Nitrosomonas durante la stagnazione di acque contenenti nitrato o in seguito a disinfezione tramite cloramina. |
Antiparassitari | 0,10 µg/l | Può contaminare le acque superficiali destinate alla potabilizzazione. |
Antiparassitari - Totale | 0,50 µg/l | Può contaminare le acque superficiali destinate alla potabilizzazione. |
PFAS Totale | 0,50 µg/l | Si muovono facilmente attraverso terreni sotterranei dove possono percorrere lunghe distanze e contaminare le acque. |
Somma di PFAS | 0,10 µg/l | Si muovono facilmente attraverso terreni sotterranei dove possono percorrere lunghe distanze e contaminare le acque. |
Idrocarburi Policiclici Aromatici | 0,10 µg/l | La principale fonte di contaminazione da IPA in acqua potabile non deriva dall’ acqua grezza, ma dal rivestimento dei tubi di distribuzione dell'acqua potabile. Questo, tuttavia, si riferisce soprattutto al passato, quando il catrame di carbone era un materiale di rivestimento comune per le tubazioni, contro la corrosione. |
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Selenio | 20 µg/l | È un inquinante geogenico, cioè è naturalmente presente nelle rocce e passa nell’acqua durante la trivellazione. |
Tetracloroetilene e tricloroetilene | 10 µg/l | Il tetracloroetilene è presente in tracce nell’acqua. Il tricloroetilene può trovarsi come contaminante nelle acque profonde e a volte nelle superficiali a causa degli scarichi industriali. |
Trialometani - Totale | 30 µg/l | Si formano nell’acqua destinata al consumo umano soprattutto come risultato della reazione del cloro con la materia organica presente naturalmente nelle acque grezze. È possibile essere esposti anche per via inalatoria attraverso la doccia o durante le pulizie domestiche. In generale l’esposizione ai trialometani può avvenire attraverso l’acqua potabile. |
Uranio | 30 µg/l | L'uranio può dissolversi nell'acqua a causa di reazioni chimiche naturali tra l'acqua e le rocce circostanti, portando ad un aumento della concentrazione di uranio nell'acqua di falda. |
Vanadio | 140 µg/l | Elevate concentrazioni di vanadio sono riscontrate nelle acque profonde in alcune zone vulcaniche, come conseguenza del dilavamento delle rocce ricche in vanadio. |
Vinilcloruro | 0,50 µg/l | È segnalato nelle acque sotterranee come un prodotto di degradazione dei solventi clorurati tricloroetilene e tetracloroetilene; si trova raramente nelle acque superficiali, a causa della sua elevata volatilità, ad eccezione delle zone altamente contaminate. |
PARTE C
C1
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Alluminio | 200 µg/l | È presente naturalmente nell’acqua a causa del processo di scorrimento. Alcune attività antropiche industriali (estrazione, produzione di alluminio metallico e suoi composti) possono provocare inquinamento delle acque superficiali e delle falde portando alla contaminazione dell’acqua potabile tramite depositi e incrostazioni. |
Ammonio | 0,50 mg/l | Generalmente la presenza di ammonio nelle acque è un indicatore di possibile inquinamento da batteri o da reflui animali o scarichi urbani. La presenza di allevamenti intensivi può dar luogo ad aumenti significativi dei livelli di questa sostanza, soprattutto nelle acque superficiali o di falde non protette. |
Cloruro | 250 mg/l | I cloruri vengono rilasciati da varie rocce nel suolo e nell’acqua per erosione. Il cloruro nell’acqua proviene da fonti naturali e antropiche (reflui urbani e industriali, scarichi contenenti contaminazioni saline, fertilizzanti). |
Clostridium perfringens spore comprese | 0 Numero/100ml | La presenza nell’acqua potabile di spore di C. perfringens indica la possibile sopravvivenza di virus e cisti o oocisti di protozoi nell’acqua trattata. Questo suggerisce che i processi di trattamento e di disinfezione potrebbero essere stati deficitari o compromessi, oppure che ci sia stata una ricontaminazione dell’acqua trattata. |
Colore | Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale | |
Conduttività | 2500 µS cm^(-1) A 20°C | Il valore della conducibilità indica il contenuto dei sali che sono sciolti in un'acqua. |
Concentrazione ioni idrogeno | ≥6,5 e ≤9,5 pH | L’acqua non deve essere aggressiva. Il pH è tra i parametri che influenzano la corrosività dell’acqua. In generale più basso è il pH più alto è il livello di corrosione. |
Ferro | 200 µg/l | Il ferro si può trovare come contaminante naturale nelle fonti d’acqua; in genere la sua concentrazione può essere più elevata nell’acqua trattata e distribuita, come conseguenza del suo impiego, come coagulante o a seguito del suo rilascio dalle tubature dei sistemi di distribuzione per corrosione. |
Manganese | 50 µg/l | Si trova naturalmente in molte fonti d’acqua superficiali e profonde, in forma sospesa o disciolto. Livelli elevati si trovano in fonti d’acqua contaminate a causa del trattamento dell’acqua potabile, come agente ossidante per pulizia, decolorazione e disinfezione. |
Odore | Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale | In generale, l’odore dell’acqua non rappresenta un pericolo per il consumatore. Tuttavia, la presenza di odori particolari può essere indicativa di una qualche forma di contaminazione o di qualche malfunzionamento del sistema che potrebbe comportare l’immissione nella rete di distribuzione di acqua non sicura dal punto di vista della qualità. |
Ossidabilità | 5,0 mg/l O_2 | È un indice per valutare la qualità dell’acqua. Se si analizza il parametro TOC non è necessario determinare questo parametro. |
Solfato | 250 mg/l | Il solfato di alluminio viene usato come agente di sedimentazione nel trattamento dell’acqua potabile. I più alti livelli che si trovano nelle fonti d’acqua sotterranee derivano in genere da contaminazione naturale. |
Sodio | 200 mg/l | I sali di sodio sono generalmente molto solubili in acqua e sono rilasciati dalla crosta terrestre nelle acque profonde e in quelle superficiali. |
Sapore | Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale | In generale, il sapore dell’acqua non rappresenta un pericolo per il consumatore. Tuttavia, la presenza sapori particolari può essere indicativa di una qualche forma di contaminazione o di qualche malfunzionamento del sistema che potrebbe comportare l’immissione nella rete di distribuzione di acqua non sicura dal punto di vista della qualità. |
Conteggio delle colonie a 22°C | Senza variazioni anomale | Questa analisi ha la caratteristica di poter valutare la qualità microbiologica dell’acqua dopo la sua raccolta. Il metodo è in grado di rilevare la presenza – in termini non specifici - di batteri, spore batteriche, microrganismi di origine fecale, così come di ospiti naturali degli ambienti acquatici, che possono alterare i caratteri organolettici dell’acqua o dar luogo a infezioni opportunistiche. |
Batteri coliformi | 0 Numero/100ml | La presenza dei coliformi fecali indica un recente inquinamento fecale, dovuto probabilmente ad una inadeguata disinfezione o ad una mancanza di integrità del sistema idrico. |
Carbonio organico totale (TOC) | Senza variazioni anomale | La misura del TOC può essere usata per monitorare l’efficacia dei processi impiegati per il trattamento o la rimozione dei contaminanti organici, indipendentemente dal loro stato di ossidazione. |
Torbidità | Accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale | La torbidità è dovuta alla presenza nell’acqua di materiale particolato, come argilla, sedimento, particelle colloidali, e microorganismi. |
C2
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Solidi disciolti totali | ≥100 mg/l | La concentrazione di TDS è la somma di tutte le sostanze filtrabili presenti nell'acqua |
Durezza totale | ≥15 °F | Parametro che indica se l’acqua è ricca o meno di sali minerali. |
Calcio | ≥30 mg/l | Presente naturalmente nelle acque sotterranee. |
Magnesio | ≥10 mg/l | Presente naturalmente nelle acque sotterranee. |
PARTE D
INQUINANTE | VALORE DI PARAMETRO | CAUSA DI CONTAMINAZIONE |
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Legionella | <1000 UFC/l | Si moltiplica in particolari condizioni: acque stagnanti; temperature calde (dai 25° ai 50°); tubature e filtri di rubinetti o sistemi di condizionamento non ben mantenuti. |
Piombo | 5,0 µg/l | La possibile contaminazione da piombo nelle acque potabili può ricondursi in rari casi a presenza del minerale in rocce e sedimenti a contatto con l'acquifero di origine ma, più generalmente, si deve a fenomeni di cessione dell'elemento da materiali costituenti le tubazioni, la rubinetteria e/o al rilascio da saldature |
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